Adotta un’opera d’arte

Chiesa Madre

L’Italia detiene la maggior parte dei Beni Culturali del continente e, anche se non esiste ancora un censimento, si ipotizza che circa il 70% dell’intero Patrimonio Nazionale sia costituito da beni di pertinenza ecclesiastica.

Uno dei più grandi problemi per la loro salvaguardia è di avere una sufficiente e adeguata dotazione di risorse a tutti i livelli (ad esempio personale addetto alla custodia e alla tutela dei monumenti, all’animazione didattica, all’inventariazione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria, alla valorizzazione e alla sua fruizione.). Purtroppo le istituzioni pubbliche non riescono a garantire il loro mantenimento, ma agevolano chi se ne può occupare al posto loro.

L’enorme quantità di tesori di cui dispone il nostro Bel Paese, ci ha reso quasi ciechi davanti a opere d’arte di grandissimo valore storico-artistico, dimenticandoci di quanta fortuna “possediamo”. Sembra quindi possibile e opportuno ricorrere all’intervento del privato al fine di proteggere i nostri beni culturali.

Positano, antica residenza patrizia in epoca romana, sede di un’Abbazia Benedettina nel periodo Medievale, borgo di pescatori in tempi moderni e località turistica d’élite in età contemporanea, ha davvero molto di più delle bellezze paesaggistiche che l’hanno resa così celebre nel mondo. Purtroppo a causa del passare del tempo molte tracce sono andate perdute. Ciò che resta è in gran parte custodito e conservato nelle aree di pertinenza dell’attuale Parrocchia Santa Maria Assunta e San Vito, parte dell’ex Abbazia omonima, ma la manutenzione sia ordinaria che straordinaria di questo patrimonio, richiede un grande impegno. Le numerose opere necessitano infatti di aiuto maggiore per contrastare i danni del tempo, della salsedine e degli agenti atmosferici.

In seguito all’ottima riuscita del restauro della statua lignea della Madonna Assunta, opera di scuola napoletana datata al 1783, finalmente ritornata al suo splendore originario, si propone un’iniziativa che potrebbe definire una svolta per la risoluzione delle problematiche quotidiane della tutela e della valorizzazione:

ADOTTA UN’OPERA D’ARTE!

Molte chiese e musei fino ad ora hanno utilizzato questo sistema di finanziamento per poter sopperire alle mancanze economiche che da sempre affliggono l’eredità culturale italiana.

Basta un piccolo contributo, la rinuncia a qualche caffè, per assicurare la storia dei nostri avi al futuro, permettendo, in questo modo, la conoscenza anche alle generazioni che verranno dopo di noi.


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